In un’intervista alla radio americana 98 Rock, Corey Taylor ha parlato del nuovo album, ecco un estratto delle sue dichiarazioni:
L’album racconta una storia, ma non c’è una vera e propria trama. E’ come un film di Quentin Tarantino, salta avanti e indietro nel tempo e ti mostra cosa sta succedendo. E’ così che sarà l’album. Non incomincia da un momento preciso e va avanti con linearità. Ogni canzone racconta una piccola parte della storia e l’album va considerato per intero.
Non ho voluto fare un concept album, perchè era già stato fatto con la mia altra band (House Of Gold & Bones degli Stone Sour), ho voluto fare qualcosa di autobiografico, sul serio. Alcune canzoni parlano di Paul, altre parlano dell’inferno che abbiamo dovuto affrontare con la sua perdita, da un punto di vista emotivo.
Io parlo di “guerra di emozioni” perchè è stato realmente così. Quando cerchi di arrivare al punto in cui lo accetti, perchè all’inizio non vuoi, ci sono un sacco di emozioni che ti passano per la testa e nel cuore. C’è molto senso di colpa, tipo il senso di colpa dell’essere sopravvissuti. C’è una sorta di rabbia verso la persona che hai perso e a cui tenevi e molta rabbia verso te stesso. E c’è il senso di colpa che viene proprio da questo, perchè ti senti malissimo e pensi a cosa avresti potuto fare di più. Questo ti fa impazzire.
Chiunque abbia perso qualcuno può capire quello che dico. E devi davvero raggiungere il punto in cui fai un respiro profondo e vai avanti. Devi capire che quello che doveva succedere è successo e non puoi farci più nulla. E l’album parla proprio di questo, sono le emozioni che abbiamo provato, alla fine siamo riusciti a rialzarci in piedi e guardare avanti.
Qui sotto il podcast dell’intervista:
Fonte: Blabbermouth, Metal Hammer